L’80/20 applicato al Backlog

Cosa succederebbe se provassimo ad applicare il principio di Pareto (la famosa regola dell’80/20) al nostro backlog? E’ questa la riflessione a cui ci invita Stefan Haas – Agile coach con molti anni di esperienza sul campo – in uno degli ultimi articoli del suo blog.

Siamo in grado di individuare quel 20% di funzionalità che producono l’80% della soddisfazione dei nostri utenti finali? Abbiamo idea di quali siano l’80% dei requisiti che producono scarso o nullo valore per i nostri clienti?
Al di là della provocazione, sappiamo per esperienza che non tutto ciò che è contenuto nel backlog è realmente di valore per l’utente e – nonostante ciò – è nostro compito trovare spazio anche per diversi tipi di attività – ad esempio – di aggiornamento dei sistemi, business intelligence o per adeguamenti di legge.

E’ in ogni caso interessante fermarsi a riflettere sull’opportunità di individuare ed avere sempre ben presente quel 20% di funzionalità che rappresentano il cuore dei nostri prodotti, quel 20% di un’epica (poi suddivisa in user stories) che ne rappresenta l’essenza, quel 20% di attività quotidiane del team che produrrà il maggior valore nel corso dell’iterazione.

Il principio può essere infatti applicato a tutti i livelli: al prodotto nel suo insieme, alle epiche, alle singole user stories o – segmentando ancora di più – ai task.
La sfida è individuare quel 20% critico del backlog in grado di produrre l’80% del valore finale e  mettere in priorità queste attività focalizzando l’impegno del team soprattutto su di esse.

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